A Cecina al via la personale dell’artista Giuseppe Linardi - Déjà New
Presso le sale del Centro Espositivo del Comune di Cecina prenderà il via sabato 7 marzo la mostra ‘Déjà New’, personale
dell’artista Giuseppe Linardi, mostra promossa dall’Amministrazione Comunale di Cecina, organizzata da ACS Art Center
in collaborazione con l’Associazione Culturale Aruspicina.
La mostra, aperta dal 7 marzo al 13 aprile è a cura di Alessandro Schiavetti.
Linardi, pittore e scultore, è nato a Buenos Aires in Argentina nel 1971 e attualmente vive e lavora a Follonica, in Toscana;
l’artista, oltre che a numerose personali e collettive, ha partecipato alla 56ª Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia con
l’installazione chiamata Toys, selezionata dal curatore Okwui Enzewor. Dopo la scuola d’arte e l’Accademia di Belle Arti a Firenze
si dedica per un periodo all’Iperrealismo, che poi evolve con uno sviluppo del suo lavoro mirato alla deframmentazione dello
stesso in colpi di pennello chiamati ‘codici’ dall’artista stesso, processando l’opera e scomponendola in vere e proprie de-
codifi cazioni apportate da tale tecnica, che disorientano l’osservatore dalla staticità d’insieme, inducendolo a rielaborare l’ottica
dell’opera in vivaci e nuove sensazioni percettive.
L’abilità di Linardi nel decodifi care si sviluppa ancora e la sua tecnica si trasforma evolvendosi nuovamente, grazie all’innato
desiderio dell’artista di sperimentare nuovi progetti e nuove forme di comunicazione; l’esperienza ottica della nuova genera-
zione di opere che l’artista realizza è un’esperienza unica per interattività e impatto. Attraverso l’utilizzo di colate specifi che
di colore che si riavvicinano, abili e fl uide pennellate e collages, i dettagli si arrotondano e aumentano la loro possibilità inter-
pretativa, alimentando di fatto l’impatto visivo e allo stesso tempo la fantasia stessa dell’osservatore che ne osserva le infi nite
possibilità compositive. Nella mostra ‘Déjà New’ l’artista propone, attraverso questa tecnica, una sua interpretazione dei
grandi classici della Storia dell’Arte italiana; alcune immortali opere dei maestri come Tiziano, Michelangelo, Caravaggio,
Botticelli, Leonardo, Raffaello, vengono reinterpretate da Linardi grazie alla sua evoluzione pittorica, che sprigiona da se stes-
sa, in un’esplosione cromatica di infi nite possibilità percettive, un’avvolgente visione d’insieme particolarmente accennante
e sensuale. Le opere che sono rimaste immortali nel tempo dei tempi, grazie all’immensità della maestria che ha caratterizzato la
Storia dell’Arte italiana nelle sue più grandi fi gure chiave, si schiude in vibranti interpretazioni contemporanee che con Linar-
di assumono un valore estetico di altissima risonanza, rimodellate e strutturalmente pronte a evolversi ancora esponendosi
virtualmente e progressivamente verso l’osservatore stesso.
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